Appello alla società civile europea

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La guerra in Ucraina sta dimostrando al mondo che gli Stati europei non sono pronti a difendere un Paese che vuole entrare a far parte dell’Unione Europea, come recita l’art. 85 della Costituzione ucraina.

Non si tratta solo del legittimo timore di un allargamento del conflitto, ma anche di una grave mancanza di preparazione e di visione. L’Europa non ha una politica estera e una difesa comune, quindi non è in grado di svolgere un ruolo adeguato sulla scena mondiale.

Ancora una volta, prima della decisione di Putin di invadere, l’Europa ha dimostrato di non poter parlare e agire come un corpo unico, incoraggiandolo a scegliere la guerra, nella convinzione di una risposta debole e disunita dei nostri Paesi. Non possiamo permetterci che ciò accada di nuovo in futuro. Il fatto che, quasi esclusivamente grazie alle proprie forze e al proprio coraggio, l’Ucraina stia limitando l’invasione russa non deve ingannarci sulla profonda inadeguatezza del sistema politico europeo.

L’ora del pericolo supremo ha il merito di rivelare quanto gli interessi comuni di tutti i cittadini europei siano gli stessi, sia per i paesi dell’est e dell’ovest, per i paesi del nord e quelli del Mediterraneo. Per tutti questi paesi è in gioco la capacità di sviluppare il benessere sociale ed economico in pace e sicurezza, di combattere i cambiamenti climatici e affrontare crisi su larga scala come pandemie e migrazioni.

Per raggiungere tutte queste capacità, esiste una sola soluzione politica e istituzionale. La creazione oggi di una Federazione europea che promuova gli interessi comuni di tutti gli europei, salvaguardando la sovranità dei singoli Stati e di tutti i loro cittadini.

L’Europa deve parlare con una sola voce, attraverso un Presidente eletto dai suoi cittadini e un parlamento bicamerale: una Camera dei cittadini eletta su base transnazionale e una Camera degli Stati, in rappresentanza di ogni Paese membro.

Una tale federazione può nascere e prosperare solo attraverso l’adozione da parte dei cittadini europei di una Costituzione federale che superi l’inefficienza e le carenze democratiche dell’Unione europea basata sui trattati.

Ecco perché già nell’ottobre dello scorso anno la FAEF – Alleanza Federale dei Federalisti Europei – ha varato una Convenzione dei Cittadini, interamente composta da cittadini che stanno scrivendo la Costituzione Federale Europea. Entro poche settimane i lavori saranno completati e l’Assemblea Generale della FAEF, formata da organizzazioni della società civile europea, promuoverà il processo di ratifica della Costituzione direttamente da parte dei cittadini europei.

Ecco perché ci appelliamo urgentemente all’intera società civile europea affinché sostenga con forza questa iniziativa in uno o in tutti i seguenti modi:

  • diffondendo questo appello il più ampiamente possibile sia via mail che sui social media (la versione abbreviata di questo appello è disponibile qui: https://www.facebook.com/faefaliance/posts/252057943784528 );
  • sostenendo la raccolta fondi per la Convenzione dei Cittadini;
  • sensibilizzando altrettante organizzazioni (movimenti pro Europa, sindacati, associazioni, think tank, accademie, istituzioni, ecc.) ad aderire alla FAEF e a promuovere la Costituzione Federale Europea.

.Solo raccogliendo sufficienti forze dal basso sarà possibile creare una massa critica e dimostrare la volontà degli europei di essere veramente uniti e di costruire finalmente una vera Federazione europea basata su una Costituzione democratica!

 

Leo Klinkers, Presidente FAEF
Mauro Casarotto, Segretario Generale

Puoi contattarci qui: citizenconvention@faef.eu

Vedi anche l’articolo di Leo Klinkers “What caused EU’s irrelevance in the Ukrainian drama?

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