Il Recovery Found da 750 Miliardi di Euro dell’Unione Europea è un Momento Hamiltoniano?

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by Leo Klinkers |

L’Alleanza Federale dei Federalisti Europei (FAEF) è stata fondata per proporre con forza la creazione degli Stati Uniti d’Europa attraverso la federazione dei federalisti e l’educazione al federalismo. Vengono regolarmente fatte circolare pubblicazioni che suggeriscono che l’Unione europea assomigli a una federazione o che l’Unione adotti misure di natura federale.

Questo approccio emerge di nuovo nel momento in cui la Commissione Europea ha proposto di rendere disponibili 750 miliardi di Euro come fondo comune dell’UE per il recupero delle economie degli stati membri, gravemente danneggiate dalla crisi del Corona virus. Viene elaborata una proposta presentata dalla Germania e dalla Francia il 18 maggio 2020 per creare un fondo di debito comune. Nella rivista Liberation del 27 maggio 2020, Jean Quatremer segue la stampa anglo-americana nel caratterizzare quella proposta come un “momento hamiltoniano”. Che cosa si intende con questo? Si osservi questo paragrafo dall’articolo di Quatremer (traduzione del redattore). È una buona occasione per caratterizzare alcuni aspetti chiave del federalismo. Riporto due frasi con le cifre [1] e [2] che analizzerò qui di seguito.

“In questo pacchetto vertiginoso, l’elemento più importante è ovviamente il mettere in comune una parte dei debiti futuri, alleggerendo i conti pubblici nazionali. Non dobbiamo sbagliarci sull’importanza storica di questa innovazione, che solo due mesi fa era impensabile: in effetti, la capacità di indebitamento e pertanto l’autonomia di bilancio sono uno degli attributi essenziali di uno stato. Quando la Germania ha corrisposto all’idea francese di creare un debito comune il 18 maggio, la stampa anglo-americana parlò di “momento hamiltoniano” per l’Europa. Questo era un riferimento ad Alexander Hamilton, il primo segretario al tesoro dei neonati Stati Uniti, che nel 1790 [1] riuscì a convincere il Congresso a creare un debito federale, traghettando in tal modo la confederazione americana verso un sistema federale. [2] Questo è esattamente lo stesso percorso che l’Unione sta seguendo. “

[1] Alexander Hamilton è stato coautore degli 85 ”Federalist Papers” (‘Articoli sul federalismo’, 1787-1788) con James Madison e John Jay. Si tratta della famosa opera scritta sull’essenza della costituzione federale americana. Quella costituzione federale che fu progettata durante la Convenzione di Filadelfia tra maggio e settembre 1787. È la prima costituzione federale al mondo, composta da 7 articoli. Il settimo e ultimo articolo afferma nel paragrafo 1: “Tutti i debiti contabilizzati e gli impegni contratti dagli stati prima della ratifica di questa Costituzione rimarranno validi all’interno della federazione americana”. E inoltre: “I debiti degli Stati che decidono di ratificare questa costituzione sono, da quel momento in poi, i debiti della federazione”. Quindi, gli stati firmatari partono senza debiti, con una ‘tabula rasa’ finanziaria.

Tra settembre 1787 e giugno 1789, tutti e tredici gli stati confederati si unirono agli Stati Uniti federali.

Non è quindi merito di Hamilton l’aver convinto, nel 1790, il Congresso confederale a creare questo debito federale dato che i 55 delegati della Convenzione di Filadelfia l’avevano già stabilito, nel 1787, con l’articolo 7 della Costituzione federale. Il Congresso confederale fu infatti sostituito dalla Federazione degli Stati Uniti d’America nel 1789. Nel 1790, nel ruolo di ministro delle finanze, Hamilton ebbe l’incarico di riempire il tesoro statale attraverso tasse e prelievi per consentire alla federazione di farsi carico dei debiti dei tredici stati membri. Quindi non fu Hamilton a fare il passo dalla confederazione al federalismo nel 1790 ma la Convenzione di Filadelfia nel 1787. A tal proposito è James Madison che, nel foglio 43 dei Federalist Papers (ovvero già prima del 1790), discute la soluzione radicale della questione del debito sulla base dell’articolo 7 della costituzione federale.

2] La frase secondo cui l’UE con questo Recovery Fund segue esattamente la stessa strada che porta dal confederalismo al federalismo non è corretta. Il percorso che l’UE sta seguendo non ha alcun carattere federale. Non è affatto “hamiltoniano”. Ed è proprio questo errore concettuale che, similmente a una bomba a orologeria non disinnescata in tempo, potrebbe portare al collasso dell’Europa. Ancora una volta, l’Unione sta tentando di riparare gli effetti negativi di una Eurozona e di un Euro che non sono il risultato di una vera costituzione federale ma piuttosto del controllo intergovernativo dell’UE. Questo sistema intergovernativo è pieno di errori sistemici. Qualsiasi tentativo di riparare gli effetti negativi degli errori sistemici porta solo a ulteriori errori sistemici. E infine fa implodere o esplodere il sistema Unione Europea.

Il corretto ordine di una azione costituzionale e istituzionale deve sempre essere: prima creare una costituzione federale, e solo successivamente formare gli organi istituzionali e assumere le misure procedurali. Ciò che l’Unione sta ora proponendo è permettere alla Banca Centrale Europea di liberare 750 miliardi assumendo i debiti degli stati in difficoltà, tramite un fondo garantito dall’Unione dei 27 Stati membri, ma in assenza del fondamento di una costituzione federale.

Questa proposta equivale a inviare una nave spaziale in un buco nero: quella navetta non tornerà mai più.

L’idea di un fondo comune per il soccorso al debito degli stati membri è, in quanto tale, perfetta. E questo è ciò che anche noi, in qualità di Alleanza Federale dei Federalisti Europei (FAEF), proponiamo tramite l’applicazione dell’articolo 20 del trattato di Lisbona: far sì che un gruppo di nove stati membri realizzi una forma rafforzata di cooperazione sotto forma dell’istituzione di una federazione, che si unisca poi all’UE come membro. Ciò implica in primo luogo una costituzione federale del, dai e per i cittadini e solo dopo questo passo, l’applicazione dell’articolo che consente ai nove stati membri di aderire, senza debiti, alla federazione. Questa estinzione del debito è infatti inclusa nell’articolo 10 del nostro progetto di costituzione federale.

Il corso d’azione ora proposto dall’Unione, senza che vi sia la legittimazione di in una costituzione federale, è estremamente irresponsabile. È la continua riproposizione dell’errore del Trattato di Maastricht (1992) quando l’Eurozona e l’Euro vennero creati in assenza di una fondazione federale. Per ulteriori spiegazioni di questa tesi rimando brevemente al mio articolo ‘To err is human but to persevere in error is diabolical‘, contenente osservazioni sulla conferenza sul futuro dell’Europa 2020-2022 pubblicato in Europe Today il 29 maggio 2020.

Questo esempio del Recovery Fund dell’Unione Europea mostra quanto sia importante presentare fatti e concetti sul federalismo secondo il corretto ordine. Questo è un compito che l’Alleanza Federale dei Federalisti Europei (FAEF) è lieta di assumere.

 

Dr. Leo Klinkers

 

 

President of the Federal Alliance of European Federalists (F.A.E.F.)
President of the Federalism for Peace Foundation

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