Lettera aperta sull’Europa federale alle sardine e agli altri movimenti europei

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by Lorenzo Sparviero |
L’attuale crisi libica evidenzia ancora una volta la drammatica inesistenza dell’Unione europea.
Tutti concordano sul fatto che sarebbe utile, necessario e urgente per l’Unione Europea parlare con “una sola voce”. Ogni importante stato membro (Francia, Germania, Italia …) invece cerca di svolgere un ruolo guida facendo appello all’unità a sostegno della propria azione.
Si tratta di uno spettacolo indecoroso e irritante perché il cittadino europeo non può capire per quale ragione ogni stato membro dell’Unione sostenga l’unanimità a parole ma poi trovi sempre ‘’validi motivi’’ per sabotarla.

Modestamente, mi avventuro nella mia (fortunatamente non solo mia!) interpretazione di questo puzzle. È la governance dell’UE, ovvero il sistema intergovernativo, che crea questa situazione di stallo permanente perché, anziché fondarsi su una costituzione approvata dai cittadini (come è stato nel caso degli Stati Uniti d’America e della Svizzera) si basa su trattati che implicano una negoziazione continua tra gli stati membri, i quali pongono l’interesse dei rispettivi paesi al di sopra dell’interesse comune di tutti gli stati e tutti i cittadini europei.

Questa UE, orientata più verso gli interessi nazionali che quelli comuni, sembra incapace di ipotizzare un cambiamento nel suo sistema di governo da intergovernativo a costituzionale federale. In realtà non è ancora accaduto – e probabilmente non si vedrà mai – che uno stato membro dell’UE chieda di inserire tale questione nell’agenda politica europea.

È possibile spezzare questo “circolo vizioso” che per decenni ha impedito all’Europa di svolgere il ruolo di protagonista, che le spetta e che gioverebbe al mondo? La risposta è si! Chi dovrebbe avere questo onore e onere? I movimenti di base dei cittadini europei come le sardine, che dovranno diffondersi in tutti i paesi dell’Unione e “federarsi” chiedendo con forza e con una sola voce questo storico cambiamento! Quando ciò avverrà la politica sarà finalmente costretta a muoversi, dando seguito a tali richieste.

Da oggi in poi, questi movimenti politici di base – che dovranno diventare transnazionali e federali – saranno in grado di innescare questa rivoluzione pacifica, per il bene dell’Europa e del mondo. Le sardine dovrebbero organizzarsi su una “base federale” in tutti i 27 paesi dell’UE, continuando a svolgere le loro azioni pubbliche di “flash mob” sulle principali piazze europee, lanciando nuovi slogan a favore della costruzione di una Europa federale e democratica. Questa è la strada da seguire per cambiare davvero l’Europa nell’interesse dei cittadini europei e non dei singoli paesi o gruppi di potere.

FAEF (Federal Alliance of European Federalists), associazione neo costituita all’Aia, è stata progettata per essere il catalizzatore di questo cambiamento che dovrà portare alla realizzazione degli Stati Uniti d’Europa attraverso un programma, apartitico, che si fonda sull’ampio consenso popolare, la partecipazione dei cittadini, e dei vari movimenti e associazioni che condividono questo progetto.
FAEF, se le Sardine ed altri movimenti e associazioni vorranno impegnarsi nella realizzazione di questo progetto, potrebbe diventare il centro di collegamento e coordinamento tra tutti i movimenti, innescando finalmente il processo di “ federalizzazione dell’Europa”.

La mancata attuazione della creazione di una massa critica derivante dalla somma di diversi movimenti e associazioni – che noi chiamiamo “federazione dei federalisti” – è una delle principali cause dell’inesistenza, dopo oltre settant’anni, di un’Europa federale..

L’Europa o sarà federale o non sarà! Questo è ormai un dato di fatto e la Brexit ce lo sta dimostrando in modo drammatico. Perché infatti proprio il Regno Unito è stato il primo a lasciare l’UE? Perché era ed è lo Stato membro più “indipendente” nella UE dei 28: senza Euro, con tradizioni forti, economicamente potente, alleato naturale degli USA.
Se l’UE avesse intrapreso con decisione il cammino di trasformazione verso gli Stati Uniti d’Europa, il Regno Unito probabilmente non l’avrebbe lasciata.

Un sistema federale è caratterizzato dalla centralizzazione della gestione di alcuni temi importanti e di comune interesse, temi che ogni singolo paese da solo non è in grado di risolvere (difesa comune, questione ambientale, immigrazione e altri problemi di natura globale), tutto il resto rimane competenza dei singoli stati membri che continueranno a essere sovrani e autonomi.

Queste caratteristiche del sistema federale, che lo rendono superiore in termini di efficienza istituzionale e di democraticità rispetto al sistema intergovernativo dell’UE, sono poco note alla maggioranza dei cittadini europei. È per questa ragione che FAEF si è assunta il compito di diffonderle per il tramite del proprio Comitato Promotore e dei movimenti di base – come le sardine, ma non solo – che vorranno far parte di questa associazione formata da organizzazioni e supportata da singoli cittadini europei che vorranno impegnarsi per la realizzazione dell’Europa federale fondata sulla Costituzione.

Viva l’Europa democratica e federale!

 

Lorenzo Sparviero – Editor

 

 

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Francesco Franco

    Grazie! La strada da seguire è proprio questa, magari anche sottoforma quando sarà bio momento di un rinnovato giuramento della Pallacorda.

  2. Giorgio Anselmo Malinverni

    E’ una volontà necessaria e da perseguire con tutte le forze

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