By Francesco Paolo Sgarlata |
La Via della Seta è un gigantesco progetto infrastrutturale e strategico con cui la Cina, dopo aver conquistato fondamentali aree di egemonia in Asia e in Africa, punta ora alla penetrazione economica dell’Europa, creando come conseguenza diretta i presupposti per trasformarla in futura penetrazione geopolitica.
Bisogna soppesare attentamente gli indubbi vantaggi economici che eventuali basi di appoggio in Italia a Trieste, a Genova o in Sicilia porterebbero come ricaduta degli ingentissimi investimenti cinesi in infrastrutture e creazione di posti di lavoro locale.
La Cina non mira alla penetrazione dell’Italia, ma a quella dell’intera Europa, di cui il nostro Paese è una delle porte d’ingresso.
La Via della Seta sarà una colonna portante del futuro ordine mondiale, di cui la Cina probabilmente sarà il leader quasi incontrastato.
Per questo l’Italia deve fare estrema attenzione alle chimere dei vantaggi economici immediati senza un’azione concertata con l’Europa.
Solo l’agire come Europa ci permetterà un domani di restare padroni a casa nostra.
Non farlo sarebbe come essere il nano che fa il patto con il gigante che già oggi gioca con regole diverse dalle nostre e che un domani non troppo lontano potrebbe imporci le sue.
Francesco Paolo Sgarlata – Editorial Director